Disturbo schizotipico di personalità

Il disturbo schizotipico di personalità rientra nel gruppo bizzarro-eccentrico dei disturbi di personalità secondo il DSM IV- TR ed è il primo dei disturbi a essere caratterizzati per la relazione genetica con la schizofrenia. Le ricerche suggeriscono che gli individui con disturbo schizotipico, così come gli individui con schizofrenia, presentano deficit cognitivi e neurobiologici simili. In particolare Waldeck e Miller (2000) hanno trovato dei deficit in specifiche abilità sociali, quali:

-etichettare le emozioni

-mostrare comportamenti socialmente adeguati

-selezionare comportamenti socialmente appropriati

A causa di questi deficit gli individui schizotipici tendono ad avere un funzionamento sociale e lavorativo piuttosto deteriorato.

Caratteristiche principali del disturbo

-presenza di idee di riferimento, sospettosità e ideazione paranoide

-affettività inappropriata e ristretta

-ansia sociale eccessiva (disagio nelle situazioni sociali che prevedono persone non familiari)

-presenza di credenze strane e pensiero magico, che influenzano il comportamento e che sono al di fuori delle norme della loro cultura (es. superstizione, credere nella chiaroveggenza, nella telepatia, nel “sesto senso”, “gli altri possono sentire i miei sentimenti”)

-presenza di insolite alterazioni percettive (es. illusioni, sentire la presenza di una forza o di un’altra persona che non si trova realmente lì)

-presenza di comportamenti e apparenze strane o eccentriche, insoliti manierismi, eloquio bizzarro (spesso allentato, digressivo, vago, inappropriatamente astratto, ma senza veri deragliamenti o incoerenze)

-presenza di pochi o nessun amico intimo oltre a un familiare di primo grado

Queste le caratteristiche del disturbo, mentre riporto qui di seguito le caratteristiche dello stile di personalità (Sperry, 2004), che è sicuramente più vicino al caso trattato.

Caratteristiche principali dello stile di personalità

-tendono a essere sintonizzati su e sostenuti dai propri sentimenti e dalle proprie credenze

-osservano attentamente gli altri e sono particolarmente sensibili a come questi reagiscono a loro

-tendono a essere attratti dal pensiero astratto e ipotetico

-sono favorevoli e interessati all’occulto, ai fenomeni extra-sensoriali e al soprannaturale

-tendono a essere indifferenti alle convenzioni sociali e hanno interessi e uno stile di vita insoliti

-sono autodiretti, con poche relazioni intime

 

Beck e Freeman (1990) distinguono quattro tipi di pensieri automatici utilizzati dagli individui schizotipici:

-sospettosità o pensieri paranoidi (es. “quella persona sta guardando me?”

-idee di riferimento (es. “lo so che non piacerò a quelle persone”)

-pensiero magico e illusioni (es. “so che cosa sta pensando” “sento come se quella persona avesse il diavolo dentro di sé”)

Gli autori indicano le bizzarrie cognitive come le caratteristiche più singolari del disturbo. Questi processi cognitivi si riflettono inoltre sull’eloquio -circostanziale, vago, elaborato – e sull’affettività, ristretta e inappropriata. Tipicamente gli individui schizotipici utilizzano le distorsioni cognitive del ragionamento emotivo, ovvero la credenza secondo la quale se provano un’emozione negativa, allora deve esserci una corrispondente situazione negativa esterna. A ciò si aggiunge la personalizzazione, credenza secondo la quale si è responsabili di situazioni esterne, anche se ciò non è vero. Millon e Everly (1985) ritengono che la personalità schizotipica sia una forma decompensata del disturbo evitante come pure del disturbo schizoide di personalità.