Ipocondria

Nel DSM IV l’ipocondria è definita come “preoccupazione legata alla paura di avere, oppure la convinzione di avere, una malattia grave, basate sulla erronea interpretazione di sintomi somatici da parte del soggetto. La preoccupazione persiste nonostante la valutazione e la rassicurazione medica appropriate”.

Come diagnosi differenziale, la preoccupazione non risulta di intensità delirante (come nel disturbo delirante di tipo somatico) e non è limitata a una preoccupazione circoscritta all’aspetto fisico (disturbo di dimorfismo corporeo). “La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo e menomazione del funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti. La durata dell’alterazione è di almeno sei mesi”. All’ipocondria si aggiunge, in Paola, un forte tratto ossessivo compulsivo di personalità: “Quadro pervasivo di preoccupazione per l’ordine, perfezionismo, controllo mentale e interpersonale, a spese di flessibilità, apertura ed efficienza, che compare entro la prima età adulta”.

Elementi caratteristici:

-attenzione per i dettagli, le regole, le liste, l’ordine, l’organizzazione, gli schemi, al punto che va perduto lo scopo principale dell’attività

-perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti

-eccessiva dedizione al lavoro e alla produttività, fino all’esclusione delle attività di svago e delle amicizie

-esageratamente coscienzioso, scrupoloso, inflessibile in tema di moralità, etica o valori

-incapacità di gettare via oggetti anche quando non hanno alcun significato affettivo

-riluttante a delegare compiti o a lavorare con altri, a meno che non si sottomettano esattamente al suo modo di fare le cose

-modalità di spesa improntata all’avarizia, sia per sé che per gli altri, il denaro è visto come qualcosa da accumulare in vista di catastrofi future

-rigidità e testardaggine

Tutti questi elementi caratterizzano il disturbo di Paola. Il trattamento cognitivo comportamentale risulta essere molto efficace per il disturbo somatoforme.